top of page
2.png
Untitled design-14.png

LA LEGGENDA

Nel cuore della Maremma, dove il mare incontra la laguna di Orbetello, si scrisse una storia intrecciata di dominazioni, cultura e natura. Era il XVI secolo, e la Spagna, al culmine del suo impero, aveva trasformato Orbetello e i Presidi circostanti in una fortezza contro le minacce provenienti dal mare. Qui, sotto il vessillo della Croce di Borgogna, la vita pulsava tra soldati, mercanti, nobili e governatori che custodivano questi avamposti strategici come gioielli preziosi.

Tra i palazzi dei vicere di Spagna, circondati da mappe e strategie militari, si nascondeva però un segreto più dolce e profumato. Fu proprio in queste terre, dove le tradizioni locali si mescolavano all'influenza spagnola, che nacque un elisir destinato a diventare simbolo di raffinatezza e forza: un liquore macerato di 22 erbe autoctone e importate, capace di raccontare l’anima dei Presidi.

 

 

I vicerè di Spagna, dopo lunghe giornate dedicate alla difesa e all’amministrazione del territorio, amavano ritirarsi nelle sale decorate dei loro palazzi. Qui, tra chiacchiere e consigli, si serviva questo misterioso liquore, che racchiudeva in sé la ricchezza della terra toscana e l’eco delle rotte commerciali spagnole. La ricetta, tramandata solo tra le famiglie di farmacisti e speziale della zona, era un perfetto equilibrio tra amaro e dolce, freschezza e calore

 

 

Si narra che questo liquore fosse servito in calici piccoli, accompagnato da conversazioni sulla politica e sui destini dell’Europa. Ogni sorso era un viaggio: un richiamo al Mediterraneo, un profumo di terre lontane, un omaggio alla Maremma. Era il "segreto liquore dei Presidi", riservato a pochi eletti, simbolo della forza e del lusso di un’epoca

 

Oggi, questa antica ricetta è stata riscoperta e rivive nei calici moderni. Il liquore dei Presidi, nato dall’incontro tra cultura spagnola e botanica toscana, è un brindisi alla storia, alla terra e alle erbe che intrecciano radici di passato e futuro. 

Un elisir che racchiude in sé il fascino di Orbetello e il mistero delle sua mura.

1.png
bottom of page