


Dalla leggenda:
"Le 22 erbe che componevano il liquore erano un omaggio alla diversità botanica dei Presidi e alle spezie che giungevano dai domini spagnoli. La salvia, simbolo di saggezza, e il rosmarino, per stimolare la mente, si univano alla menta piperita, rinfrescante come i venti del Tirreno. La camomilla romana e l'achillea leniva le tensioni della giornata, mentre la liquirizia e la verbena odorosa aggiungevano note dolci e delicate.
Dalle rotte delle Indie giungevano poi il cardamomo, i chiodi di garofano, la cannella e il coriandolo, spezie preziose che conferivano al liquore il suo aroma esotico e avvolgente. La corteccia di china, importata dall'America, arricchiva la bevanda di un amaro elegante, perfetto per rinvigorire i governatori dopo i lunghi banchetti.
La tradizione locale contribuiva con piante come la genziana, il boldo e il rabarbaro, capaci di depurare il corpo e rinforzarlo, e con erbe come la Damiana, conosciuta per i suoi effetti tonificanti, e la centaurea, che donava energia vitale. Ogni erba, macerata pazientemente in alcol, liberava il suo aroma in un processo quasi alchilico, che richiedeva settimane di lavoro e un tocco di maestria".

Dalla leggenda:
"Le 22 erbe che componevano il liquore erano un omaggio alla diversità botanica dei Presidi e alle spezie che giungevano dai domini spagnoli. La salvia, simbolo di saggezza, e il rosmarino, per stimolare la mente, si univano alla menta piperita, rinfrescante come i venti del Tirreno. La camomilla romana e l'achillea leniva le tensioni della giornata, mentre la liquirizia e la verbena odorosa aggiungevano note dolci e delicate.
Dalle rotte delle Indie giungevano poi il cardamomo, i chiodi di garofano, la cannella e il coriandolo, spezie preziose che conferivano al liquore il suo aroma esotico e avvolgente. La corteccia di china, importata dall'America, arricchiva la bevanda di un amaro elegante, perfetto per rinvigorire i governatori dopo i lunghi banchetti.
La tradizione locale contribuiva con piante come la genziana, il boldo e il rabarbaro, capaci di depurare il corpo e rinforzarlo, e con erbe come la Damiana, conosciuta per i suoi effetti tonificanti, e la centaurea, che donava energia vitale. Ogni erba, macerata pazientemente in alcol, liberava il suo aroma in un processo quasi alchilico, che richiedeva settimane di lavoro e un tocco di maestria".